La componentistica dell’infrastruttura digitale di un edificio si articola in ripartitore ottico di edificio (ROE), centro servizio ottico di edificio (CSOE) e scatola terminazione ottica di montante (STOM).
Dopo aver esaminato come si sviluppa un’infrastruttura digitale in un edificio, è necessario proseguire analizzando nel dettaglio le caratteristiche delle tre componenti fondamentali da cui è costituita: il ripartitore ottico di edificio (ROE), il centro servizio ottico di edificio (CSOE) e la scatola terminazione ottica di montante (STOM).
ROE
Il ripartitore ottico di edificio (ROE) viene fornito dall’operatore di telefonia; al suo interno si possono trovare le fibre ottiche provenienti dall’esterno che poi collegheranno le varie unità immobiliari. A seconda del numero di operatori attivi nell’edificio, sono presenti più ripartitori.
Sul mercato sono disponibili svariate soluzioni: in linea di principio, però, si può ipotizzare un ripartitore di dimensioni 45 x 15 x 18 cm per un edificio di 32-48 unità immobiliari.
CSOE
Sul centro servizio ottico di edificio (CSOE) si attestano le fibre ottiche provenienti dai singoli appartamenti e dal ROE. È lì che arrivano anche le fibre ottiche relative ai segnali TV provenienti dal terminale di testa (o altra tipologia di segnale in arrivo dal tetto), passando attraverso la Scatola Terminazione Ottica di Montante (STOM).
Poiché rappresenta il punto nevralgico del sistema, il CSOE deve garantire:
- la possibilità di collegamento e di agevole accessibilità ai servizi di comunicazione in fibra ottica previsti per ciascuna unità immobiliare, utilizzando come tramite un pannello FTTH predisposto per la connettorizzazione di almeno due fibre ottiche per unità immobiliare;
- il collegamento con il vano tecnico TV alla sommità dell’edificio, tramite la presenza di un pannello di interconnessione per i servizi condivisi provenienti dalla STOM (o da inviare alla STOM) che deve essere predisposto per la connettorizzazione di tutte le fibre ottiche;
- la chiara e univoca identificazione delle fibre afferenti a ciascuna unità immobiliare mediante numerazione sequenziale delle bussole delle fibre collegate alla stessa unità immobiliare (anche in relazione alle tipologie di servizio fornite) e possibilità di permuta del collegamento tra ogni bussola della rastrelliera e i moduli predisposti dagli operatori dei vari servizi;
- la disponibilità di un numero di moduli di gestione dei cavi ottici, ciascuno dedicato a ogni singola unità immobiliare, utilizzando preferibilmente una struttura modulare (per esempio, soluzioni modulari da 8 UI incrementabili);
- la possibilità di realizzare raggi di curvatura delle fibre ottiche (inferiori a 15 mm) che non ne compromettano l’affidabilità meccanica.
Per ragioni pratiche il CSOE dev’essere installato in prossimità del ripartitore ottico di edificio.
Nota 1: per differenziare i servizi a cui si riferisce il CSOE, spesso si parla di CSOE TV e CSOE FTTH.
Nota 2: Ove vengano soddisfatte tutte le indicazioni riportate, il passaggio di un utente da un operatore a un altro non rappresenta una criticità dal punto di vista del cablaggio, in quanto è sufficiente spostare il cavo di collegamento da un pannello di interconnessione all’altro.
STOM
La Scatola di Terminazione Ottica di Montante (STOM) ha la funzione di alloggiare le bussole per la terminazione delle fibre ottiche dei servizi di edificio provenienti dal CSOE; inoltre, la STOM è il punto in cui confluiscono i segnali provenienti dalla parte superiore dell’edificio (TV SAT, TV TERRESTRE, TVCC ecc.).
La scatola di terminazione ottica rappresenta pertanto, da un lato, il punto terminale delle fibre in arrivo dal suolo, dall’altro, il punto di partenza delle fibre in arrivo dal tetto. Anche se solitamente viene associata al servizio TV (in quanto ubicata in prossimità del terminale di testa TV), la STOM può essere collegata a una pluralità di servizi con modalità e ripartizioni diverse.
Per esempio, una STOM con otto bussole può contenere:
- 2 fibre per la rete 5G (in questo caso si tratterebbe di rete di backhaul);
- 1 fibra per segnale TV terrestre;
- 2 fibre per segnali TV satellitare;
- 1 fibra per segnale trasmissivo videocitofono.
All’interno della scatola di terminazione di montante è opportuno alloggiare qualche metro di cavo ottico di riserva, che può rendersi necessario per eventuali manutenzioni future.